LA GESTIONE ED IL RIUTILIZZO DEI SEDIMENTI DRAGATI NELLE AREE NON SIN: LA DISCIPLINA GIURIDICA DELL’IMMERSIONE IN MARE, LA GIURISPRUDENZA E I FUTURI SVILUPPI

Autori

  • Lorenzo Savini nell’Università degli studi di Bologna Alma Mater Studiorum

DOI:

https://doi.org/10.57574/596550429

Abstract

La vigente normativa in materia di gestione e riutilizzo dei sedimenti dra-gati in aree non poste in siti di interesse nazionale (aree non SIN) sta vivendo una nuova stagione di riforma alla luce dello schema di regolamento con il qua-le sono stati ricompresi all’interno della definizione di «terre e rocce da scavo» anche il materiale roccioso e i sedimenti escavati derivanti da attività, tra le altre, di dragaggio. Tuttavia, all’interno del panorama normativo vigente, nonostante la disciplina dell’immersione in mare dei materiali di escavo e il relativo regime autorizzatorio, permane una consolidata situazione di incertezza.
In questo contesto, occorre, quindi, cogliere l’opportunità non solo per chiarire ed implementare la normativa in materia, ma soprattutto per rendere il «sistema Italia» competitivo in un momento storico in cui, peraltro, la tematica dei dragaggi sta ricoprendo un ruolo chiave per garantire la giusta attrattività ai nostri scali portuali.

Pubblicato

30-04-2025