LA TUTELA GIURIDICA DELLE MACCHINE DA PESCA TRADIZIONALI FRA LEGISLAZIONE REGIONALE E PRONUNCE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

Autori

  • Marco A. Alimenti Università degli studi di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.57574/596550426

Abstract

Lo studio presentato verte sull’attuale stato dell’arte relativo alla normati-va riguardante particolari «macchine da pesca» (definite «bilance», «trabocchi» e «retoni») presenti in Italia con particolare concentrazione nel medio e basso Adriatico che richiamano altre strutture palafitticole presenti in alcuni paesi del mondo. Tenendo conto delle conoscenze storico-culturali e degli attuali svilup-pi turistico-ricreativi, si sono esaminate le tutele delle aree circostanti e dell’am-biente su cui sono ubicate le macchine da pesca. Sono state evidenziate le diffi-coltà incontrate dai legislatori regionali nello sforzo di rispettare prerogative sta-tali, interessi pubblici e privati e nella conservazione della tradizione dei metodi di pesca e di apertura a nuovi utilizzi. Si è esaminata l’azione delle pubbliche amministrazioni nella gestione e valorizzazione dei c.d. trabocchi, nonché l’in-terpretazione giurisprudenziale sulla corretta applicazione delle leggi, comprese quelle regionali, nella volontà di non ledere l’interesse pubblico e di tutelare il demanio marittimo. Le legislazioni hanno statuito, inoltre, le attività compatibili con la struttura e l’identità delle macchine da pesca. Attenta disamina, infine è stata posta sulle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa bandite dalle pubbliche amministrazioni e sulle pronunce del Consiglio di Stato.

Pubblicato

30-04-2025